CETACEI
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PARTI ANATOMICHE
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Questi sono i
principali termini che è utile imparare |
I cetacei si dividono in due
sottordini, i Misticeti (11 specie) e gli Odontoceti (67 specie). |
E' il loro stesso nome ad indicarci le
rispettive peculiarità, infatti il termine Misticeto trae origine
dal greco Mystax (che significa "baffi") ad
indicare la presenza dei cosiddetti fanoni (lamelle cornee con
funzione di filtraggio); Odontoceto invece deriva dal greco Odontos
(che significa "dente"). |
CARATTERI COMUNI |
I cetacei hanno sviluppato un corpo
molto affusolato ed idrodinamico, gli arti anteriori si sono
trasformati in pinne, mentre quelli posteriori sono andati
completamente persi, la coda si è trasformata nell'organo
propulsivo sviluppando una eccezionale muscolatura, sulla sua
sommità si sono sviluppati due lobi caudali e nella maggior parte
dei cetacei (quelli che necessitano di una certa velocità) è
comparsa la pinna dorsale non unita alla scheletro, con funzione
di stabilizzatore. Il movimento dall'alto verso il basso della
coda, tipico del nuoto dei cetacei, è dovuto a all'origine
terrestre degli stessi, la loro colonna vertebrale si fletteva e
si flette in senso verticale (nei pesci orizzontale con coda
verticale). Scomparso il pelo sostituito nella sua funzione di
isolante termico da strati adiposi. Il cranio ha subito una
deformazione che ha portatole narici sulla sua sommità per una
maggiore comodità nella respirazione durante il nuoto. Emettono
una ampia gamma di suoni avente una funzione di grossa socialità
(in alcune specie ogni individuo sembra avere un "nome"
contraddistinto da una emissione sonora solo sua). Sono totalmente
sprovvisti di olfatto. Il sonno è in realtà un dormiveglia con
intervalli respiratori regolari, nei Tursiopi è stata dimostrata
la capacità di far dormire metà cervello per volta. Dotati di
grandi cervelli, in alcuni casi più grandi di quello umano
(Capodoglio 8 kg, Orca 5,6 kg) ma, ed è ciò che conta, secondi
nel regno animale solo all'uomo nel rapporto peso corporeo e peso
del cervello. |
I MISTICETI |
I Misticeti
raggiungono dimensioni enormi (venti o trenta metri e molte decine
di tonnellate), hanno lo sfiatatoio formato da due orifizi e le
loro mascelle sono provviste di lamine cornee in numero e
dimensione variabili dette fanoni. La loro socialità è vincolata
dal compimento di lunghe migrazioni alla ricerca del cibo e a fini
riproduttivi, ciononostante riescono a comunicare ad enormi
distanze (centinaia, forse migliaia di chilometri emettendo suoni
a bassa frequenza) allargando i tal modo il concetto di branco.
Non emettono suoni per l'ecolocalizzazione.
Hanno sviluppato tecniche predatorie
peculiari dovute al tipo di cibo di cui si nutrono composto
principalmente da animali del plancton
e piccoli pesci. |
Le tecniche di caccia sono svariate;
esistono i cosiddetti filtratori che nuotano lentamente con
l'enorme bocca spalancata, dotata di lunghi fanoni, scremando
letteralmente il plancton dall'acqua; |
vi sono gli
inghiottitori,
che adottano un comportamento maggiormente predatorio, essi
infatti sono dotate di pieghe sottogolari che permettono di
ingoiare enormi quantità d'acqua per poi espellerla con forza,
anche grazie alla possente lingua, attraverso i corti fanoni,
formando quindi in bocca un bolo da deglutire. Questi ultimi
Misticeti hanno sviluppato tecniche di caccia molto attive, anche
per il tipo di prede di cui si nutrono che non si limita, come il
plancton, a farsi trasportare dalle correnti ma è abbastanza
rapido e sfuggente. |
Talune specie operano un accerchiamento e
costringono le prede in banchi fittissimi ad esempio con colonne
di bolle d'aria emesse a qualche decina di metri di profondità
(Megattera), oppure vanno a scovare piccoli
crostacei smuovendo il
fondale sabbioso con il muso (Balena grigia), altri ancora
compiono ampi movimenti con la bocca per inghiottire la maggior
quantità di acqua (Balenottera comune). |
GLI ODONTOCETI |
Gli Odontoceti sono mediamente molto
più piccoli dei Misticeti (anche 1,4 m ad esempio la Focena) ma
in alcuni casi raggiungono anch'essi una mole notevole (Capodoglio
anche se la sua collocazione tra gli Odontoceti è tuttora oggetto
di discussioni), hanno uno sfiatatoio dotato di un unico orifizio.
Manifestano forti e duraturi legami sociali. |
Le tecniche predatorie
degli Odontoceti sono le più varie, ciò a causa della enorme
varietà di possibili prede di cui
si nutrono. |
Taluni compiono immersioni
profondissime, lottando con prede mostruose come i calamari
giganti o più semplicemente con polipi e cefalopodi in genere
(Capodoglio), altri con uno slancio escono quasi completamente
dall'acqua per nutrirsi di foche oppure aggrediscono in branco gli
enormi Misticeti (Orca). |
Ciò che però differenzia
maggiormente gli Odontoceti dai Misticeti è la possibilità di
utilizzare (anche per individuare le prede, ma non solo) il
biosonar, un magnifico strumento di ecolocalizzazione grazie al
quale, attraverso l'emissione di onde sonore ad altissima
frequenza (click) e la captazione dell'eco di ritorno, riescono ad
individuare oggetti ed ostacoli anche nel buio più
assoluto. |
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