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CAPODOGLIO

NOME SCIENTIFICO - Physeter dal greco physao "soffiare", catodon dal greco cata "basso" e odon "dente"; quindi "soffiatore con denti solo su mandibola inferiore".
FAMIGLIA - Physeteridae
DIMENSIONI - La femmina è più piccola del maschio, lunghezza massima 18,3 mt, peso 57 t.
ASPETTO - Capo squadrato ed enorme (1/3 dell'intero corpo) compresso lateralmente; mandibola lunga e sottile sotto il capo; sfiatatoio in posizione avanzata sulla cima del rostro leggermente a sinistra; pinna dorsale bassa triangolare con vertice smussato; cresta dorsale con gobbe; coda molto larga e triangolare; pinne pettorali corte e allargate. 
PELLE e COLORAZIONE - Corrugata e ondulata, grigia scura con sfumature brune, rare macchie bianche sul corpo (rarissimi esemplari albini che ispirarono il "Moby Dick") contorno bocca bianco.
LONGEVITA' - Fino a 70 anni.
RIPRODUZIONE - Non vi sono migrazioni, il concepimento avviene tra metà inverno e metà estate e la nascita del cucciolo dopo circa 15 mesi in primavera-estate. La socialità della specie si manifesta durante il parto, momento in cui tutti i membri del branco collaborano. Alla nascita il cucciolo misura circa 4 mt e pesa circa 600 Kg. 
DENTI - Circa 50 del peso di 500 gr. e alti 25 cm.
SOFFIO - In avanti e a sinistra, basso e privo di una forma ben precisa.  
SUONI - Le vocalizzazioni sono molto scarse produce un suono ad impulsi (a martello) quando si immerge.
ALIMENTAZIONE - Pesci e calamari costituiscono la dieta del Capodoglio in percentuali differenti a seconda dei mari in cui si nutre; il più grande predatore della terra ingaggia vere e proprie battaglie con l'Architeuthis (il calamaro gigante che può raggiungere i 15-20 mt. di lunghezza), ma normalmente si accontenta di prede sotto il metro di lunghezza. Sulle tecniche di caccia si fanno per ora solo supposizioni di certo si sa solamente che le prede vengono ricercate fino a -2000 mt di profondità ed oltre; c'e' chi immagina un predatore statico in attesa che la preda gli sfiori la mandibola; chi pensa invece che il Capodoglio si proietti sulle prede attirato dai loro bagliori; chi ritiene che le prede vengano tramortite con forti emissioni sonore; chi ipotizza che le prede vengano divorate, e chi che vengano aspirate, in tal caso i denti servirebbero solo ad immobilizzare (Vd. Alimentazione).
HABITAT - Cetaceo che è solito nuotare nella acque sovrastanti la scarpata continentale habitat delle sue prede.
NUOTO - Nuota abitualmente piuttosto lento a circa 7 Km/h (4 nodi) ma per brevi tratti raggiunge una velocità massima di 22 Km/h (15 nodi), spesso è fermo. Data la natura di predatore degli abissi in superficie si riposa e prende fiato per la successiva immersione; questa sarà facilmente distinguibile per l'estrazione verticale della coda. In immersione le doti del Capodoglio si mostrano con profondità superiori ai -2000 mt e durate di apnea oltre le 2 ore. 

SALTI - Abbastanza frequenti, molto spettacolari con emersione di quasi tutto il corpo, con ritorno su un fianco o anche di testa.
MIGRAZIONI - Migrazioni in inverno si reca in acque temperate e tropicali mentre in estate migra verso zone fredde quali quelle subpolari. I maschi e le femmine con i cuccioli spesso compiono spostamenti migratori separati.
SOCIALITA' - Odontoceto molto sociale, tende a formare gruppi di due tipi, il primo di maschi scapoli (di taglia ed età simile), il secondo di femmine con cuccioli (in numero spesso intorno ai 20 esemplari o più); in altri casi i grossi maschi sono solitari. La permanenza della prole per molto tempo nel gruppo (per sempre nelle femmine e fino alla maturità per i maschi), favorisce legami stabili e facilità di apprendimento. La cooperazione fa parte dell'istinto di branco del Capodoglio e si manifesta ad esempio nell'allattamento in comune.
INDOLE - Indifferenti all'uomo ed alle imbarcazioni se molestati possono divenire aggressivi, curiosi e confidenti i cuccioli che tendono talvolta ad avvicinarsi alle barche per osservarle.
PREDATORI E PERICOLI - Talvolta attacchi da parte di Orche (in acque artiche) a cuccioli e femmine (si ipotizza anche da parte di grossi squali), i grandi maschi sono praticamente immuni dalla predazione; spesso muoiono per intrappolamento in reti derivanti. Talvolta vittima di spiaggiamenti anche collettivi.
DIFFUSIONE DELLA SPECIE - Odontoceto diffusissimo sia numericamente che geograficamente, la popolazione mondiale è stimata in 1.900.000 esemplari; diffuso nei mari dell'emisfero australe (oltre 780.000), nel Pacifico settentrionale (circa 930.000) e nell'Atlantico settentrionale (circa 190.000). In Mediterraneo numeroso ma in calo, presente soprattutto ad occidente.
 
 
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